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Il tram teatro "3179" è, al momento,
il primo ed unico tram al mondo caratterizzato dalla possibilità
di trasformarsi in palco, aprendo quasi completamente una fiancata,
modificata e resa ribaltabile. La peculiarità del tram è proprio l'apertura della fiancata destra. I lavori di modifica hanno chiuso le due porte centrali e i finestrini destri, tagliata l'intera fiancata e sostituita da un unico elemento, esternamente rifinito come se porte e finestrini fossero ancora al loro posto. Su di essi, un progetto grafico realizzato in collaborazione con il Centro Studi del Teatro Stabile di Torino, ha applicato sagome a grandezza naturale di personaggi che hanno caratterizzato la storia del teatro. Tra i "viaggiatori" è possibile riconoscere nomi del teatro antico e moderno quali Goldoni, Alfieri, Giacosa, Pirandello, D'Annunzio e molti altri, ma anche personaggi dello spettacolo di intrattenimento come Macario, Sergio Tofano, Campanini e Gipo Farassino, oppure l'architetto Carlo Mollino, progettista del nuovo Teatro Regio, il maestro Arturo Toscanini, nonché attori e registi come Paola Borboni, Paolo Stoppa, Luca Ronconi e altri ancora... Tutto il palco viene movimentato da un gioco
di corde e leveraggi azionati manualmente da una coppia di verricelli,
in una sorta di grande ponte levatoio. A fine settembre 2007, in occasione dellla ricorrenza del centenario del trasporto pubblico a Torino, è stato inaugurato il tram teatro, con una serie di uscite in alcuni siti di Torino (Giardini Reali, Falchera, il deposito San Paolo, la Gran Madre). Il primo spettacolo allestito è stato l'atto unico di Giuseppe Culicchia "Ritorno a Torino dei Signori Tornio", da cui sono state tratte le seguenti righe:
È andata così. Un giorno d'agosto, A.D. 2005, ho ricevuto una telefonata. «Buongiorno Culicchia», mi ha detto una voce. «Sono Filicetti, del GTT». Dato che il Gittitti a Torino una volta si chiamava ATM ma continua a gestire i trasporti pubblici urbani e sub, ho immediatamente pensato: ecco, lo sapevo. Si sono accorti che il 4 ottobre 1984, tornando a casa dall'università, non ho pagato il biglietto. «Senta Culicchia, - ha continuato la voce, - vorrei parlarle di un certo tram». In effetti quel giorno avevo preso il 13 in via Po. Sanno veramente tutto, mi sono detto. Chissà quanto devo tirare fuori, tra multa e interessi di mora. «Che ne dice se ci prendiamo un caffè?», mi ha proposto la voce. A quel punto ho concluso che forse c'era un piccolo margine di trattativa. Forse, in fin dei conti al Gittitti erano umani. Non mi avrebbero pignorato quanto avevo di più prezioso: il gatto. Con l'ingegner Filicetti ci siamo presi un caffè da Fiorio quel giorno stesso. «Senta, - mi ha detto con il suo sguardo fiammeggiante da ingegnere-sognatore. - Le faccio una proposta. E da tempo che ci penso. Nel 2007 il Gruppo Torinese Trasporti compie cent'anni. Lei ci scrive un testo teatrale che racconti com'è cambiata Torino dal dopoguerra a oggi e che, rappresentato, trasmetta i grandi valori del trasporto pubblico nella Città dell'automobile. Noi prendiamo un tram e lo modifichiamo in modo che si possa ribaltare tutta una fiancata, così da farlo diventare un tram-teatro mobile in grado di spostarsi attraverso i quartieri della città. Che ne dice?» Mi è subito venuto in mente Werner Herzog, Fitzcarraldo. «Non ho mai scritto una sola riga per il teatro», ho risposto all'ingegner Filicetti, assai sollevato perché in realtà il Gittittì non sapeva nulla del biglietto che non avevo pagato salendo sul 13 all'uscita dall'università il 4 ottobre 1984. «Ma con questa storia del tram-teatro, ingegner Filicetti, lei mi ha conquistato. Ci proverò». Così, mentre io nel mio studio di due metri quadri cominciavo a lavorare al testo, in un deposito del Gittittì di duemila metri quadri una squadra di operai specializzati cominciava a lavorare ad un vecchio tram in grado di diventare palcoscenico. In seno al Gittittì, per realizzare il progetto, è nata l'Associazione «I Tranvieri e la Città» aperta ai cittadini e alle organizzazioni culturali della Città, con lo scopo di diffondere, tramite il teatro, cultura e valori intrinseci al servizio pubblico. Abbiamo finito praticamente insieme. Il testo è questo. Il tram avrei voluto allegarlo al libro. Ma l'ingegner Filicetti, che qui ringrazio perché senza la sua proposta non avrei mai stanato i signori Tornio, mi ha spiegato che non si può. Anche Fitzcarraldo d'altronde a Torino avrebbe detto «Esageruma nen!»
Successivamente sono state messe in scena altre pièce teatrali, in diversi luoghi di Torino, sempre a bordo del tram teatro, la 3179. |
DATI TECNICI (fonte GTT)
Anno di costruzione:
1949 ÷ 1958 CARATTERISTICHE PRINCIPALI ORGANI DI CORSA TRAZIONE FRENO E IMPIANTO PNEUMATICO
CASSA CAPACITA' POSTI PER PASSEGGERI
SCHEMA INGOMBRO DEL PALCO |
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GALLERIA FOTOGRAFICA E VIDEO |
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ALTRE GALLERIE FOTOGRAFICHE |