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TRAM STORICO 209

La 209/T426 è l'ultima superstite con cassa originale delle 230 motrici passeggeri chiuse delle compagnie Belghe Sbt-Stt. Erano numerate dal 174 al 230 ed erano suddivise in due sottoserie: una prima serie con sei finestrini costruita dagli Atèliers Mètallurgiques Bruxelles e una seconda con cinque, costruite su licenza dalla Diatto. Nel parco Atm le "belghe” di seconda generazione avevano ricevuto le nuove matricole 446-500 e la coloritura rosso e crema, quasi subito mutata nel verde in due toni imposto dalle norme del 1927. Due vetture a cinque finestrini, passate a compiti di servizio, erano state reimmatricolate 426 e 427. Il loro primo compito era quello di tradotte, ma dopo poco tempo erano state trasformate in sabbiere con l'apertura di un portellone per il carico della sabbia nei tre finestrini centrali. Alla prima coloritura di servizio (grigia) è seguita l'attuale blu scura con bande diagonali gialle. Nel 1990 la T427 è stata ricostruita con una nuova cassa metallica, mentre la T426, rimasta nelle condizioni originali, è stata ritirata dal servizio a metà anni Novanta.
Inizialmente trasportata presso un demolitore, la T426 è rientrata nei depositi ATM/GTT, ultimo dei quali il Regina Margherita. All'interno di questo deposito dismesso, la T426 è rimasta per oltre un lustro, per molti anni al riparo dalle intemperie, fino a quando il deposito non è diventato meta sempre più frequente di vandali e drogati, che hanno deturpato la vettura con le bombolette spray nonché danneggiato vetri ed interni. Prima ancora della nascita di ATTS nel dicembre 2005, la T426 viene recuperata dal deposito il 14 novembre 2005 e trasportata, tramite carrello stradale, al deposito di Sassi. Nella rimessa di Sassi il tram viene sommariamente ripulito e resta in attesa del restauro da parte dei soci di ATTS. Il progetto iniziale prevede il restauro, esclusivamente statico, della T426 nelle condizioni in cui ha terminato il servizio, cioè con l'allestimento sabbiera e la cassa gialla e blu, in modo da limitare il numero di interventi. Tale progetto, però, cambia e si opta per un restauro più approfondito per riportare la vettura nelle condizioni d'origine, ovvero con la livrea verde-giallo della compagnia Belga. Il restauro resta statico sia per la mancanza dei motori, sia per lo stato di deterioramento del truck e di parte della cassa, pesantemente danneggiata durante i molteplici trasbordi. La cassa si presenta infatti imbarcata, come se fosse stata schiacciata alle estremità e, tolte le lamiere, la base di molti montanti della fiancata destra, è risultata essere bruciata.
Dal settembre 2006 il restauro incomincia ed è completato per il 2 dicembre 2006 in occasione del 1° Trolley Festival, organizzato congiuntamente da GTT ed ATTS.

DATI TECNICI

Serie 2700-2727
Figurino della 209 rielaborato sulla base di quello della T427

Anno di costruzione: 1911
Anno di restauro: 2006 (motrice restaurata staticamente dai soci ATTS) 

CARATTERISTICHE PRINCIPALI
- tara (compreso conducente): 10.000 kg
- massa complessiva: 11.500 kg
- lunghezza fuori tutto: 8.240 mm
- raggio medio min. di curvatura: 13.759,5 mm
- organo di presa corrente: asta

ORGANI DI CORSA
- scartamento: 1.445 mm
- tipo carrello: BOEKER
- passo carrello motore: 1.700 mm
- diametro ruote a nuovo: 840 mm
- diametro ruote a max usura: 780 mm

FRENO E IMPIANTO PNEUMATICO
- freno di stazionamento: meccanico

CASSA
- carrozzeria: DIATTO
- colore: verde-crema
- lunghezza: 7.400 mm
- larghezza: 2.050 mm
- sbalzo anteriore: 2.850 mm
- sbalzo posteriore: 2.850 mm
- altezza: 3.420 mm

CAPACITA' POSTI PER PASSEGGERI
- posti a sedere 18
- posti in piedi 17
- posti di servizio 1
- posti totali 36
 

GALLERIA FOTOGRAFICA DELLA 426 / T426


Negli anni '20 le motrici della Belga vengono inglobate nel parco ATM che le ricostruisce rinumera 446/500 e le ricolora in rosso/crema. Qui è visibile un esemplare in deposito.
(foto archivio GTT)


Negli anni '70-'80 la T426 prestava regolarmente servizio come sabbiera. Qui è ritratta in corso S.Maurizio nel 1979.
(foto Bernd Kittendorf) 
 


La prima destinazione della vettura accantonata è un demolitore: sullo sfondo si vede il retro di un autobus Fiat 421 di Torino. Rientrerà in un deposito ATM poco tempo dopo.
(foto Edizioni MCS www.museodeltram.org) 


La T426 accantonata nel deposito Regina Margherita
(foto Paolo C. www.museodeltram.org)

GALLERIA FOTOGRAFICA DEL RESTAURO DELLA T426 / 209

 
14 novembre 2005: la T426 è prelevata dal Regina Margherita e portata a Sassi tramite un carrello stradale, trainato dal "coccodrillo"


17 novembre 2005: ecco come si presenta l'interno dopo una primissima (e molto) sommaria pulizia. I cassoni sono pieni di sabbia e sporcizia.

 
29 marzo 2006: la vettura è stata lavata e superficialmente ripulita

 
13 maggio 2006: durante il "porta aperte" viene mostrata per la prima volta al pubblico

 


30 maggio 2006: si prosegue con la ripulitura del truck. Tutti gli interventi vengono effettuati dal personale di Sassi nei tempi morti.


31 agosto 2006: l'interno è ora vuoto e pulito, pronto per il restauro


18 settembre 2006: sono tolte le lamiere su una fiancata che rivelano una pessima condizione del legno sottostante. I lavori sono partiti con la cooperazione dei soci operativi ATTS.


25 settembre 2006: i lavori di slamieratura proseguono e si stano iniziando i lavori per il ripristino delle parti mancanti/danneggiate


7 ottobre 2006: tutte le lamiere sono tolte, il tetto è stato già riparato ed è stato montato il trolley


14 ottobre 2006: sono arrivate le nuove lamiere che vengono montate su un lato


19 ottobre 2006: l'interno è quasi completamente sverniciato; sulle pareti sono state già posizionate le perline


21 ottobre 2006: le fiancate sono state ricostruite e sono state sistemate anche le modanature. Mancano ora le testate. La cabina di guida è quella che si presenta più danneggiata.


28 ottobre 2006: durante la sverniciatura delle testate, riappare un colore che apparentemente è giallo: in realtà si tratta del verde vagone che ha reagito con le sostanze chimiche del fondo del grigio soprastante. In origine infatti queste parti erano verdi.


5 novembre 2006: gli scalini sono stati completamente ricostruiti e sono ora di nuovo al loro posto.

 
8 novembre 2006: all'interno è stata portata la prima delle due panche che saranno installate sulla vettura. La sverniciatura è quasi completa e i lavori di ricostruzione a buon punto.

 


15 novembre 2006: l'esterno della vettura è stato completamente verniciato con il fondo. Da qui a pochi giorni saranno reinstallate le apparecchiature di bordo e verrà dipinto l'esterno di verde e beige.

 

 
17 novembre 2006: la cabina di guida è quasi completata, sulle pareti sono stati applicati i colori definitivi ed il freno è stato installato (unica parte meccanica ripristinata funzionalmente). Manca ancora l'inseritore che sarà posizionato sulla sinistra.


20 novembre 2006: nella giornata di sabato 18 è stato applicato il verde vagone nella parte inferiore della motrice e lunedì 20 sono state dipinte le matricole sulle testate. Si sono, infine, applicati i fanali.

 
24 novembre 2006: l'impianto elettrico è stato completato: una batteria alimenta le luci internet e i fari della vettura.


27 novembre 2006: è stato applicato anche il colore crema nella parte superiore della motrice e si stanno installando i plexiglass nei finestrini. Sulla fiancata è stato anche disegnato il logo della STT, una delle due società belghe che gestivano i tram a Torino ad inizio secolo e a cui questa motrice apparteneva.


29 novembre 2006: anche l'interno si presenta quasi completato. Sul pavimento sono state applicate le stecche di legno e sul tetto sono presenti le lampade.


2 dicembre 2006: è il gran giorno, ai Giardini Reali c'è il Trolley Festival e la 209 sarà presentata al pubblico ed ai media (riscuotendo un successo strepitoso!). Il 1° dicembre sono state montate le velette e nella notte del 2 dicembre è stato montato il plastico dei modellini tranviarii ospitato all'interno.