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LA LINEA SASSI-SUPERGA

"Superga è la posizione più incantevole del mondo" (Le Corbusier): un luogo senza eguali da raggiungere con una tranvia a cremagliera, unica in Italia.

La cremagliera per Superga è una linea tranviaria che collega la borgata Sassi (zona nord-est di Torino) alla vetta della collina più alta di Torino (con 658 metri è anche la seconda collina del Piemonte), dove sorge la maestosa basilica dello Juvara, eretta tra il 1717 e il 1731 per volontà del re Vittorio Amedeo II a compimento del voto per la vittoria nell'assedio di Torino del 1706.

La storia narra che il 2 settembre del 1706 il Duca Vittorio Amedeo, con il Principe Eugenio, salì sul colle di Superga per esaminare, da quella altura, il campo di battaglia e le posizioni dei francesi che assediavano Torino. Successivamente entrarono nella chiesetta, che fungeva da parrocchia per pochi fedeli di Superga, e davanti alla statua della Madonna il Duca fece un voto: se avesse ottenuto la vittoria sui Francesi, avrebbe fatto innalzare in quel luogo una grande chiesa in suo onore. Dall'altura di Superga i due condottieri scorsero un punto debole nello schieramento francese, nell'area oggi occupata dal quartiere "Borgata Vittoria", e scesi dal colle i due misero in esecuzione il nuovo piano di battaglia. La mattina del 7 settembre alle ore 10 iniziarono i combattimenti. Lo scontro fu terribile e massacrante, ma l'esercito piemontese ebbe la meglio e quello francese fu definitivamente sconfitto. Torino era libera, il Piemonte manteneva la sua libertà.
Il Duca Vittorio Amedeo II, assunta la corona di Sicilia e poi di Sardegna, nel 1717 poneva la prima pietra del glorioso Tempio votivo in onore della "Madre del Salvatore - Salvatrice di Torino". Era stato necessario abbassare il colle di quaranta metri, dopo avere demolito la chiesa preesistente, ceduta al Sovrano dal Comune di Torino. Il progetto della Basilica e del palazzo venne affidato all'architetto messinese abate Filippo Juvarra, che ne fece un capolavoro. La basilica fu ultimata e aperta al pubblico, dopo un lavoro di quattordici anni, il 1° novembre 1731. 

Superga è anche tristemente nota per la tragedia che colpì il “Grande Torino” nel 1949: il pomeriggio del 4 maggio 1949, l’aereo che riportava a casa l’intera squadra dopo una partita amichevole giocata in Portogallo, si schiantò sul colle di Superga, a pochi metri dalla Basilica, uccidendo sul colpo tutti i passeggeri. Nella sciagura morirono i giocatori più forti dell’epoca e fu per il Torino Calcio la fine di un’era. Una lapide ricorda la tragica data. Le mura distrutte dall'impatto sono ancora oggi visibili, in quanto fu presa la decisione di non ricostruirli. A Superga, nei sotterranei della Basilica, trovano spazio anche le tombe reali di quasi tutta la casata dei Savoia.

La linea Sassi-Superga è lunga circa 3,1 Km, supera un dislivello di 425 metri con una pendenza media del 13,5% e punte massime del 21% nel tratto finale. E' una linea a binario unico, tranne per un breve tratto (circa 35 metri a metà del percorso) dove è presente un raddoppio per permettere l'incrocio a due convogli (uno in salita ed uno in discesa).
Il primo impianto è datato 1884 e prevedeva una funicolare mossa tramite un ingegnoso sistema di cavi d'acciaio (detto, dal suo creatore, "Agudio") che scorrevano, su pulegge poste lungo il percorso, parallelamente al binario.  Fu sostituito nel 1934 da quello attuale, composto da un binario tradizionale affiancato da una terza rotaia per la presa di corrente e da una cremagliera centrale di tipo Strub, detta comunemente "dentiera", che permette la salita.

Il tracciato è caratterizzato da tre ponti e due gallerie. Il punto di raddoppio della linea è contiguo alla strada per Superga tanto che è stato possibile realizzare una fermata con accessi separati per i due binari. Altre due fermate, chiamate "Prima Galleria" e "Pian Gambino", completano il percorso. Tutte le fermate sono facoltative e per poterne usufruire occorre informare il capotreno prima della partenza del convoglio. Chi intende salire, invece, deve utilizzare gli appositi cartelli o bandiere che permettono a chi è sul treno di vedere se qualcuno è in fermata, dato che si può accedere alla banchina solo in presenza di personale Gtt che apre i cancelli chiusi a chiave.

LE FERMATE

Sassi (ettometro 1)

Prima galleria (ettometro 8)

La fermata della prima galleria è posta poco oltre il primo tunnel, a 800 metri dalla stazione Sassi. Si trova all'altezza del civico 45 della strada Comunale di Soperga. All'altezza di questa fermata è presente il "primo casello", costruzione un tempo abitata dal guardiano della fermata.

Raddoppio (ettometro 15)

Il raddoppio è posto a metà della linea, a 1500 metri dalla stazione Sassi. E' l'unica fermata dotata di due binari e doppio accesso dalla strada.


Pian Gambino (ettometro 23)

La fermata di "Pian Gambino" è situata a 2300 metri da Sassi. E' l'ultima fermata istituita in ordine cronologico ed è l'unica situata a fianco del piano stradale.

Superga (ettometro 31)

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